Nello sceneggiato Un posto al sole nessun personaggio ha mai espresso apertamente le proprie simpatie politiche. Tuttavia, in base alle loro azioni, molti di loro vengono talvolta associati in modo più o meno simpatico a determinate correnti politiche da parte dei fan.
Tra questi, alcuni personaggi, più di altri, sembrano possedere una certa identità politica, anche se non viene mai dichiarata esplicitamente, come nel caso di Giulia o di Michele: due personaggi che, per scrittura, paiono molto assimilabili al pensiero di sinistra.
In quest’ottica risulta particolare la recente intervista di Alberto Rossi, interprete del giornalista Saviani, che ha condiviso pubblicamente il proprio punto di vista politico.
Michele Saviani è un giornalista di sinistra?
Michele Saviani è spesso percepito come un personaggio che simpatizza politicamente per la sinistra, soprattutto per le sue idee e per l’approccio che adotta nei confronti dei temi sociali. Attualmente è impegnato in un’inchiesta sull’immigrazione clandestina, un argomento delicato che ha spesso trattato con attenzione e rigore e per il quale ha anche rischiato la vita.
Anche in passato, però, si è distinto per posizioni che lo avvicinano chiaramente a una certa visione politica, in linea con un pensiero progressista e attento ai diritti.
Per questo motivo può risultare curioso scoprire che Alberto Rossi, l’attore che interpreta Saviani, abbia dichiarato di essere di destra. Nonostante questa distanza ideologica, Rossi non ha rinnegato il proprio personaggio, né ha mostrato difficoltà nell’incarnarlo sullo schermo.
Al contrario, ha raccontato di riconoscersi in diversi tratti del giornalista, come il tono misurato, l’ironia sottile, il senso di giustizia e la ricerca di chiarezza nelle situazioni più complesse.
Alberto Rossi dichiara di essere di destra
In un’intervista rilasciata a Cultura Identità, diretta da Edoardo Sylos Labini, Alberto Rossi si racconta senza filtri. In un momento in cui nel mondo dello spettacolo si sollevano polemiche sul rapporto tra arte e politica, l’attore dice chiaramente di essere di destra e rivendica le sue idee. Un’affermazione che arriva in un momento in cui si discute molto del rapporto tra spettacolo e politica, anche a seguito della polemica che ha visto contrapporsi gli attori al ministro della cultura Giuli.
Rossi fa riferimento alle sue origini familiari, ricordando con affetto e rispetto il prozio Beppe Niccolai, deputato del Movimento Sociale Italiano tra gli anni Sessanta e Settanta. L’attore lo descrive come un uomo colto e fuori dagli schemi, un intellettuale rispettato anche da chi non ne condivideva le idee. “Aveva una visione critica, anche rivoluzionaria ed era stimato da tutti, avversari compresi. Se sei una persona perbene, non hai bisogno di nasconderti”.
‘Sono sempre stato una voce fuori dal coro’
La sua storia personale si riflette anche nel percorso scolastico e professionale. Ha frequentato il liceo Mamiani, noto per aver dato vita al movimento studentesco del ’68. Lì si è sentito diverso, ma mai escluso.
“Non mi hanno mai ostacolato, forse perché ho sempre saputo come dire le cose senza provocare. Penso di essere una persona seria e questo viene riconosciuto. Ho sempre pensato diversamente rispetto alla maggioranza del mondo dello spettacolo: sono una mosca bianca”.
Chiamato a commentare una frase di Giorgia Meloni, che ha osservato che nel mondo dello spettacolo non sarebbe semplice dichiararsi di destra, perché le dinamiche spesso seguono logiche opposte, Alberto Rossi non si nasconde e conferma senza esitazioni: “Mi dispiace dirlo ma è la verità. Però credo che alla fine la professionalità venga riconosciuta. Io volevo solo fare l’attore, non ho mai pensato a un piano B. A scuola andavo male, prendevo spesso debiti e bocciature, ma alla fine ho sempre lavorato. Ho avuto la fortuna di iniziare in un’epoca diversa, dove non ci si improvvisava attori dopo un reality o per qualche simpatia social”.