Milano, settembre 1965. Le strade sono animate da un’eleganza frenetica, i tram scorrono silenziosi e le vetrine brillano di lusso e speranza. Ma in un attimo, tutto cambia. Un titolo sconvolge la routine mattutina: Scandalo in casa Guarnieri. È la notizia che scuote l’intera città. Marta, ignara, si reca come ogni giorno al Paradiso delle Signore, pronta ad affrontare le sfide della giornata. Ma ad attenderla non ci sono solo campagne pubblicitarie da approvare o modelli da selezionare. Appena varcata la soglia del grande magazzino, viene investita da sguardi bassi e mormorii inquieti. Enrico le porge un giornale, e bastano pochi secondi per capire: la sua famiglia è al centro di un attacco mediatico feroce, tra accuse di frode, investimenti oscuri e giochi di potere.
Il colpo è duro. Non si tratta solo di un danno d’immagine: è una minaccia diretta all’intero impero Guarnieri. Umberto, furioso, convoca Marta a casa e la mette davanti alle sue responsabilità: Sei tu il volto della famiglia. Sta a te difenderci. La pressione su Marta cresce: la sua figura pubblica, la sua carriera, e persino la sua identità vengono messe alla prova. Mentre la città continua a scorrere indifferente, lei comincia la sua battaglia per la verità, affiancata da Enrico, sempre più vicino – non solo professionalmente.
La tensione è palpabile. Le notti si susseguono insonni, tra fascicoli sparsi sul tavolo, appunti, e rassegne stampa che parlano solo di una cosa: il crollo del mito Guarnieri. Ma presto emergono nuovi elementi. Le fughe di notizie sembrano provenire dall’interno. C’è un traditore in casa mormora Enrico. La scoperta è inquietante, e Marta capisce che per fermare lo scandalo dovrà sporcarsi le mani, affrontare i suoi cari e scavare nel passato della sua stessa famiglia.
Nel frattempo, in una piccola cucina lontana dai riflettori, Salvo vive una crisi molto diversa. Il figlio Andrea Maria ha bisogno urgente di cure mediche che Milano non può offrire. Il verdetto dei medici è chiaro: devono trasferirsi a Palermo. È una scelta lacerante. Salvo ama il Paradiso, ama la sua vita a Milano, ma la famiglia viene prima di tutto. Così, tra saluti commossi e abbracci silenziosi, si prepara a partire, lasciandosi alle spalle un lavoro che per lui era casa, amicizie profonde, e una parte di sé.